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								 scendo le scale l`otto di aprile apro la porta l`inferno riposa nei desideri dei miei pensieri quando cammino con i tuoi piedi 
 m`attacco alle braccia che sanno di croce non ho più tempo per pregare o pensare mi devo salvare nel giardino delle anime stese ad asciugare con la lenza di Pietro in Maria l`amo della sofferenza 
 più grande ti Te solo il Signore 
 urlavi in silenzio alla finestra del pianto 
 una vite senza fine nel Monastero del Cuore 
 il palpito muore e rivive un solo rumore col battito mio quello di Dio
  
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